logo
donna guida

L’indipendenza materiale scambiata per autosufficienza emozionale

“È che tu dai l’impressione di non avere bisogno di nessuno. Sei autonoma, prendi la macchina e vai…”. Me lo hai detto così, potrei dipingere (se mai sapessi tenere in mano una matita) dove e quando. E questa cosa mi era rimasta dentro, come quei tarli silenziosi che piano piano scavano, mangiano. Perché cercavo le parole giuste per spiegare, e spiegarti, che essere autonoma, indipendente, capace di portare su sedici borse della spesa senza cadere dai tacchi o trovare anche il 15 agosto un fabbro perché hai lasciato le chiavi dentro, non significa non avere bisogno, sul piano affettivo.

Le parole le ha trovato un “amico virtuale”, fra i commenti su Facebook (poi dice che i social non servono a niente…):  “L’indipendenza materiale scambiata per autosufficienza emozionale”. E io da quando l’ho letto ho pianto, come se si fossero aperte le cataratte del cielo. Perché le parole mi aiutano, da sempre, a mettere in fila i pensieri.

E io lo so che sono autonoma, perché non cerco aiuto per le cose di tutti i giorni, perché ho imparato a gestire trecento cose da sola, perché anche a costo di fare i salti mortali riesco a conciliare il fatto che devo andare a lavorare con gli operai che devono venire a casa e se non ci sono io restano fuori. Mi arrangio, incastro tutto, mi organizzo, mi prendo di coraggio, non mi fermo. Mai. Come fanno centinaia di altre donne sole che conosco. E non riesco a immaginare la mia vita dipendente da qualcun altro per le piccole cose di ogni giorno. Ma questo non significa “bastarsi”, non significa affatto non essere pronte a delegare e soprattutto non avere bisogno di un abbraccio, di condividere, di lasciarsi andare.

Ecco, ora spiegatelo ai maschi che vedono solo una donna che prende la macchina e va, se deve. Io torno a piangere, così poi mi passa, se no non posso guidare.


Commenti (2)

  • MARIO

    |

    Che spettacolo
    mi permetto di darti del tu
    sei “da pelle d’oca”
    mi sono sentito donna per 90”
    e credo di avere provato almeno un paio delle emozioni
    che intendevi trasferire

    complimenti ci sei riuscita
    traguardo raggiunto!

    mario impiantista elettrico
    giusto per capire a chi hai trasmesso 😉

    Reply

  • Giuseppe rappa

    |

    Condivido ancora.
    Però vale anche per gli uomini.
    Anche noi, autosufficienti per tradizione, non vuol dire che abbiamo anche l’autosufficienza emozionale.
    Per questa sera basta.
    Domani altra dose di… “citofonare Giuffré ” !
    Buonanotte.

    Reply

Lascia un commento