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Vade retro call center

Pronto, buongiorno, *zx*x*#@m xjska**m Paola e zhzbxv**ksçà#ù§ e >#òplsò”. Sono le otto di sera e ho la malaugurata idea di chiamare il call center della compagnia telefonica per comunicare la nuova scadenza della carta di credito su cui è addebitata la fattura. Se no mi staccano il telefono, ecco!

Il risponditore automatico in prima battuta mi spiega che se ho un problema a internet posso provare a spegnere e riaccendere il modem. Vabbè, grazie! Ci arrivavo pure sola!
In alternativa mi invita a scollegare il cavo. Esticazzi, un rimedio che manco alla Nasa…

Poi la stessa voce mi comunica che la mia telefonata sarà gestita in Albania. Dovevo riagganciare subito.
Di Paola capisco una parola su due e rimpiango di avere snobbato la voce registrata che mi avvisava: se vuole potrà farsi passare un operatore italiano. Ma io no, fiduciosa. Scelgo l’Albania! E Paola l’italiano lo parla male e temo lo capisca meno!

Paola mi dà del tu e inizia a farmi il terzo grado: nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza. E qua me la cavo. Passa a un “vi faccio qualche domanda ancora”. E io mi giro per vedere se c’è qualcun altro. Continua con le domande. Mi chiede che documento ho dato quando ho stipulato il contratto. Due anni fa. Io che non mi ricordo manco che ho mangiato a pranzo. Chi se lo ricorda? A culo, sparo: carta d’identità! Non mi dà manco la soddisfazione di dirmi se è vero, insiste: chi l’ha rilasciato? Ragiono rapidamente: se ho indovinato il tipo di documento, ce la posso fare. Se no questa mi manda l’antiterrorismo a casa stasera! Indovino, il più è fatto penso! Altre domande, manca poco e mi chiede gli esami del sangue e l’ultima dichiarazione dei redditi. Rispondo pazientemente.

Poi parte con una tiritera che sembra registrata. “Che carta è? Visa, Mastercard, Amex?”. Le do numero, nuova scadenza… Mi ripete i numeri. “La sua carta non risulta valida”. Strano, tre giorni fa ho fatto la stessa procedura, per la linea internet, con la stessa compagnia… Insisto. “La sua carta non risulta valida”.

Allora proviamo a pagare una fattura che, essendo la carta scaduta, non è stata coperta. Sette euro, sette euro! Mi ripete ossessivamente: “Che carta è? Visa, Mastercard, Amex?”. “Paola, te l’ho detto due minuti fa!”, lo penso e me lo rimangio!

Vuole di nuovo numero e scadenza, glieli ripeto. “La sua carta non risulta valida”. Provo a spiegarle di nuovo che tre giorni fa allo stesso call center era valida. Ricomincia: “Che carta è? Visa, Mastercard, Amex?”. Le ripeto i dati. “Sistema mi dice la sua carta non risulta valida”. Insisto. “Che carta è? Visa, Mastercard, Amex?”. Per altre enne volte sono costretta a darle numero e scadenza. Al settimo “sistema mi dice la sua carta non risulta valida” mi arrendo. Sono stremata, sono le otto e mezza passate e ho fame. Da mezz’ora cerco di spiegarle che la carta è valida, validissima.

“Va bene, grazie, buonasera”.

“Volevo informarla…”

CLIC. Paola si ricorderà di me come quella stronza che ha messo giù! 


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