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Caro candidato, ti scrivo…

Caro candidato, a poco più di un mese dalle elezioni, le illustro i punti cardine di un programma elettorale che possa trovare il mio consenso (e quello di tante altre donne, immagino). Andiamo con ordine.

Una norma apposita dovrebbe, innanzitutto, abolire le calorie. Oggettivamente, ma a che servono? Solo a restringerci i vestiti nell’armadio. Deve essere un complotto dell’industria dell’abbigliamento! Pane, pasta, dolci, vino ci fanno ingrassare solo per costringerci ad acquistare abiti nuovi, cosa che ci riesce benissimo anche da sole. Un altro complotto è quello dell’industria cosmetica: ci hanno convinte che lo smalto per unghie rosso veneziano e quello rosso cardinale siano di due colori diversi e noi continuiamo a comprarli entrambi. Se aprite le nostre pochette siamo piene di smalti rossi!

Il piano quadriennale delle Infrastrutture e dei Trasporti del nuovo governo dovrà prevedere un significativo allungamento dei tempi di percorrenza dell’ascensore al mattino: è lì dentro che ci mettiamo il rossetto! E non possiamo uscire con il labbro superiore rosso e quello inferiore nature. Anche i semafori dovrebbero essere regolati di conseguenza, funzionali a tali scopo.

Nel piano deve poi essere inserita anche un’assicurazione che ci garantisca quando andiamo in giro con i tacchi: gli incidenti provocati dai trampoli sono ancora sottovalutati nel nostro Paese.

I limiti del bagaglio a mano sui voli low cost dovrebbero essere applicati solo agli uomini, serve un’esenzione per le donne. Suvvia, per le donne è impossibile fare stare in dieci chili l’outfit (come dicono quelle fighe) per la mattina, quello per pranzo, quello per il thè, quello per l’aperitivo, quello per la cena e quello per il dopocena! Moltiplicate per i tre giorni di un weekend, aggiungete le scarpe, sommate bagnoschiuma, shampoo, balsamo, crema viso, crema corpo, tre rossetti, quattro ombretti, il fondotinta, la cipria, un tot di matite, rimmel, pennelli, struccante… e siamo già a 120 chili! E abbiamo sicuramente dimenticato qualcosa.

Il futuro ministro dell’Ambiente dovrà invece prendere seri provvedimenti in materia di cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di consentire alle donne di uscire senza calze dodici mesi l’anno. Perché, ammettiamolo, i collant non si sopportano, le autoreggenti dovrebbero diventare obbligatorie per gli uomini sicché possano capire che sì sono fighe ma sono anche uno strumento di tortura mentre i gambaletti sono già vietati per legge.

Determinante sarà il programma politico in materia di telecomunicazioni. Imprescindibile che al ministero vada un uomo che… visualizza e risponde! I gruppi WhatsApp con più di tre componenti dovranno essere considerati associazione a delinquere e i messaggi dopo le 22 vietati (a meno che non sei Richard Gere che non trova la scala antincendio).

Nei programmi ministeriali delle scuole invece dovrebbero essere aboliti i libri di grammatica… tanto anche dopo che la studiano continuano a scrivere soggetto virgola verbo.

L’elenco potrebbe ancora allungarsi ma rischia di diventare irrealizzabile, più delle promesse dei partiti. Grazie per l’attenzione, caro candidato. E tante care cose.


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